Tempo psicologico: un ostacolo potente per la manifestazione

Il tempo, per noi, è fondamentale: scandisce le giornate attraverso le attività che svolgiamo. Ma in realtà esistono due tipologie di tempo, e una di queste è un’illusione.

L’illusione del tempo nasce da ciò che viene definito tempo psicologico, mentre quello utile nella nostra quotidianità si chiama tempo orario.

Tempo Orario

È il tempo che ci permette di suddividere la giornata in attività: ci aiuta a essere organizzati, ad arrivare puntuali agli appuntamenti e a dare un ritmo alle nostre azioni. È l’unico tempo realmente utile per fare.

Possiamo definirlo un tempo concreto, perché esiste davvero e si manifesta attraverso ciò che compiamo.

Tempo Psicologico

Il tempo psicologico, invece, è un costrutto mentale. È l’illusione creata dal connubio tra mente e tempo. Se togli il tempo dalla mente, la mente si ferma — a meno che tu non decida consapevolmente di usarla.

Il tempo psicologico ti porta a vivere in uno stato perenne di ansia, alimentando una visione distorta della vita.
Quando ti identifichi con la mente, finisci per restare intrappolato nel tempo, vivendo solo di ricordi o di anticipazioni.
Il passato ti dà un’identità, il futuro si carica di aspettative. Entrambi ti illudono di poter raggiungere una pace interiore, ma non è così.

Passato

La mente ha bisogno del passato: come ti dicevo, definisce chi sei e dà un senso alla tua esistenza. Lo usi come una giustificazione per affermare il tuo diritto a esistere: “ho una storia”, “ho affrontato delle sfide”, “sono sopravvissuto a questo o quello…”.
E così l’Ego si compiace e si sente importante per averti aiutato a superare quelle difficoltà.

Ma non significa che tu non possa raccontare ciò che ti è successo. L’importante è farlo senza identificarti con quella storia. Un buon esercizio è parlarne in terza persona: in questo modo l’Ego non può esistere, e tu mantieni un sano distacco amorevole.

Anche rimpiangere ciò che è stato, o quello che sarebbe potuto essere, è una trappola. A volte ti sembra che una persona o una situazione fossero “perfette per te”, e allora ti aggrappi mentalmente all’idea che se avessi fatto qualcosa di diverso, le cose sarebbero andate meglio.
Ma così facendo non fai altro che ostacolare il tuo fluire con la vita, ignorando che, in realtà, ti attende qualcosa di molto più grande e luminoso.

Io stessa faticavo ad accettare il corso degli eventi. Mi aggrappavo con tutte le mie forze, cercando di cambiare le cose — ma peggioravo soltanto la situazione.
Non accettavo che, nelle relazioni, potessero scegliere un’altra al posto mio. Stavo malissimo. Eppure restavo lì, ad aspettare che tornassero.

Poi ho imparato a lasciar andare il passato e le persone che ne facevano parte. Ho accettato le loro scelte e ho cominciato a concentrarmi su ciò che potevo controllare: me stessa.
È stato proprio allora che è arrivato l’amore della mia vita: una persona che si incastrava perfettamente con me, come mai nessuno prima.

“Il passato non poteva essere nient’altro, altrimenti lo sarebbe stato”.

Succede sempre qualcosa di meraviglioso – Gianluca Gotto

Futuro

Il futuro è il contenitore delle nostre speranze e aspettative. Tutto ciò che è andato storto nel passato pensiamo di poterlo aggiustare nel futuro. Così rimandiamo la felicità a un tempo ipotetico, lontano, dove forse tutto si realizzerà.

Ma sono solo illusioni.

Quando desideri qualcosa e non si manifesta, ti senti frustrato e addolorato. Una delle cause principali che ostacolano la manifestazione dei tuoi desideri è proprio il tempo psicologico.
Perché l’unico momento in cui puoi davvero realizzare qualcosa è il presente. Solo nel qui e ora, e senza proiettare aspettative o ossessioni.

Presente

“Il tempo è un’illusione, passato e futuro si creano solo attraverso il presente”.

Qualche settimana fa ho compreso davvero questa frase, rileggendo Eckhart Tolle – Il potere di adesso

“Esattamente come la Luna non splende di luce propria, ma può solo riflettere la luce del Sole, allo stesso modo il passato e il futuro sono un pallido riflesso della luce, del potere e della realtà del presente eterno. La loro realtà è presa in prestito dall’Adesso“.

Questo è un passaggio importante.

Se vi fermate un attimo a riflettere: quando create il passato e il futuro? Nell’Adesso voi, “grazie” alla mente, create i pensieri che fanno riferimento al passato e al futuro. Quindi, nell’Adesso, voi create questa illusione temporale, ovvero il tempo psicologico. Loro esistono – anzi, vengono creati – solo nel presente, altrimenti non esisterebbero, perché il passato non c’è più, rivive attraverso i nostri pensieri nel presente, e il futuro che ci immaginiamo nel presente non esiste: è solo frutto delle nostre aspettative mentali, delle nostre illusioni.

Liberarsi dal tempo psicologico

Per poterti liberare da questa forma di schiavitù, devi tenere bene a mente la divisione tra tempo psicologico e tempo orario.
In questo modo allenerai la mente a mantenere questa scissione e ad occuparti solamente di quello orario.

Il tempo orario non significa soltanto fissare un appuntamento o pianificare una giornata, ma significa anche imparare dal passato per non ripetere gli stessi errori, stabilire degli obiettivi e darsi da fare per raggiungerli.

Facciamo un esempio:
se in passato hai commesso qualche errore e hai imparato da quello, vuol dire che stai vivendo nel tempo orario.
Se invece continui a rimuginare su quello stesso errore per giorni, mesi o addirittura anni, creando mentalmente giudizi, autocritiche, rimorsi o sensi di colpa, allora stai vivendo nel tempo psicologico.

Stessa cosa vale per il futuro:
se stabilisci un obiettivo, immagini come vorresti che sia e lavori per raggiungerlo senza ossessione e quindi con distacco, stai vivendo nel tempo orario, perché sei consapevole di dove vuoi arrivare e rispetti te stesso e i tempi giusti per realizzarlo.
Se invece ti focalizzi eccessivamente sul raggiungimento dell’obiettivo, perché pensi che solo una volta raggiunto potrai essere felice, appagato e con un’identità più forte, allora stai vivendo nel tempo psicologico.

Comprendere interiormente questo meccanismo è un passo fondamentale, ma non basta. È necessario imparare a restare vigili, a osservare continuamente i propri pensieri e accorgersi quando la mente scivola nel passato o si proietta nel futuro. Solo attraverso questa attenzione costante possiamo davvero liberarci dal tempo psicologico e vivere pienamente nel momento presente.

Negatività creata dal tempo psicologico

Anche la negatività che proviamo quotidianamente, insieme all’ansia, allo stress, al disagio e alla tensione, è causata dal tempo psicologico, perché facciamo troppi pensieri sul futuro. Potresti far fatica a comprendere che il tempo è la causa di molti tuoi mali quotidiani, ma è un passaggio necessario per liberarti dalla schiavitù del tempo.

Di conseguenza, questa negatività porta anche a una chiusura e a un’incapacità di manifestare, perché quando si hanno troppi problemi non c’è spazio per far entrare niente di nuovo, né tantomeno per una soluzione. Perciò, cerca sempre di osservare se stai vivendo con il tempo psicologico.

Conclusione

Per poterti accorgere se il tempo psicologico ha preso il sopravvento, ti basta porti queste domande: C’è gioia, leggerezza in quello che sto facendo?
Se la risposta è negativa, vuol dire che la tua mente è nel passato o nel futuro. Se non avverti una sensazione positiva, non significa che devi cambiare quello che stai facendo, ma semplicemente che devi cambiare il modo in cui lo stai facendo, cambiare la prospettiva della mente.

Quando trascendi il tempo psicologico, non dipendi più dal futuro per la realizzazione, per l’appagamento o per la ricerca di qualche forma di salvezza, perché non sei più attaccato al risultato e non ti farai più nessuna illusoria aspettativa sul fatto che qualcosa, collocato nel futuro, ti salverà.

Come dice Eckhart Tolle:

“Nel momento in cui sei libero dal bisogno psicologico di “diventare” qualcosa o qualcuno, e quando né la tua felicità né il tuo senso di identità dipendono dal risultato, non hai più paura”.