Quando mediti, scegli sempre la posizione più comoda per te: quella che ti consente di mantenere il tuo corpo rilassato ma anche di restare vigile. Allo stesso tempo, spesso in modo inconscio, decidi anche come posizionare le mani. Questo gesto non è affatto casuale: riflette il tuo stato d’animo più profondo attraverso i gesti simbolici delle mani.

Cosa sono i Mudra
I Mudra sono come un’ancora, un ponte o una porta verso il tuo nucleo più intimo – dove risiede la forza che ti permette di superare qualsiasi ostacolo. La parola “mudra”, che viene dal sanscrito, può essere tradotta liberamente come “sigillo che porta gioia”.
Si tratta di una pratica che avviene attraverso specifiche posizioni delle mani. Esiste infatti lo yoga delle mani, e molti Mudra vengono utilizzati durante la meditazione. Sono un’arte millenaria che porta grande benessere. Sono quasi come un rito, utilizzati in numerose pratiche: tutto ciò che è nelle tue mani e nelle tue dita è prezioso e ricco di significato. (Se vuoi approfondire: Il potere dei mudra. Equilibrio, vitalità e serenità con lo yoga delle mani – Gertrud Hirschi).
I Mudra utilizzati nella meditazione
Saggezza – Jnana Mudra

Spesso pensi che la saggezza arrivi solo dallo studio, dai libri o da insegnamenti esterni. In realtà, la vera saggezza nasce dalle esperienze della vita e dalle sue sfide, se sei disposta a guardare in profondità e a coglierne il senso.
In Oriente, la saggezza è rappresentata dal gesto del Jnana Mudra, che vedi spesso nelle pratiche di meditazione. Ti basta unire pollice e indice di entrambe le mani e poggiarle sulle ginocchia. Questo gesto ti aiuta a fare chiarezza quando ti senti confuso. Illumina la mente, ti fa vedere cosa è davvero importante e ti suggerisce soluzioni efficaci.
A un livello più alto, questo Mudra ti collega al divino, porta entusiasmo e chiarezza ai tuoi propositi. Lo usi inconsciamente quando ti senti in sintonia con te stesso e quindi più aperto anche verso gli altri. Stimola gli ormoni della felicità, rafforza il sistema nervoso, favorisce l’eliminazione delle tossine e ha effetti benefici sui polmoni.
È collegato al primo chakra, perché richiede un buon radicamento interiore per ricevere la vera saggezza.
Assennatezza – Atmanjali Mudra

Essere assennato significa avere buon senso, equilibrio e prudenza. Praticare Atmanjali Mudra ti aiuta a riconoscere come reagisci a ciò che ti accade: con gioia, dolore o indifferenza. Ti accorgi così di quanto le tue reazioni possano influenzare positivamente o negativamente la tua vita.
Realizzi questo gesto semplicemente unendo i palmi delle mani davanti al cuore. Esprime raccoglimento, rispetto e devozione. È il gesto del “non avere paura”. Ti invita ad affrontare tutto con calma e serenità.
Questo Mudra richiama il rilassamento interiore, ti aiuta a sciogliere le tensioni e a ritrovare la tua centratura quando ti senti sotto pressione. È collegato al quarto chakra, il chakra del cuore, proprio perché le mani sono posizionate lì. Ti aiuta a risvegliare gentilezza, calma e non giudizio.
Usalo quando devi affrontare una persona, un esame o un colloquio: ti aiuterà a ritrovare equilibrio e stabilità.
Buoni auspici di percorso – Dhyan Mudra

Quando attraversi un momento di grande dolore, è possibile che tu sia già in cammino verso una profonda evoluzione spirituale. Se pratichi il Dhyan Mudra per qualche minuto e ti concentri dentro di te, cerchi il silenzio e ascolti l’anima, riceverai tutte le risposte di cui hai bisogno.
Per farlo, poggia le mani in grembo come una coppa: la mano sinistra, simbolo della tua anima, accoglie la destra, che rappresenta l’anima del mondo. I pollici si toccano leggermente. Le mani devono essere rilassate. Questo gesto simboleggia accoglienza: chiuditi verso l’esterno e apriti al tuo mondo interiore.
Il Dhyan Mudra è collegato al secondo chakra, perché la posizione delle mani ricorda quella del grembo materno. Ti invita ad accogliere la tua bambina (o bambino) interiore, a comprendere i suoi dolori e a lasciar emergere ciò che l’anima desidera manifestare.
Durante il tuo percorso spirituale incontrerai sfide da affrontare. Nel silenzio del Mudra puoi consultarti con la tua saggezza interiore e trovare le strategie per risolvere ciò che è rimasto in sospeso.
Il Mudra giusto arriva quando ti ascolti
Ricorda: ogni volta che mediti, ascolta il tuo corpo e il tuo cuore. Non c’è un Mudra giusto o sbagliato, ma solo quello che, in quel momento, risuona davvero con te. Lascia che sia la tua voce interiore a guidarti nella scelta, e vedrai che le tue mani sapranno trovare spontaneamente il gesto più adatto a sostenere la tua pratica. Questo ti permetterà di vivere una meditazione profonda, perché il tuo corpo e la tua mente si sentiranno completamente a loro agio in quella posizione.
Ti ho parlato solo di alcuni Mudra, quelli più utilizzati durante la meditazione, ma sappi che esistono tantissimi altri gesti che puoi esplorare per sbloccare nuove energie e affrontare diverse situazioni interiori.


