Rotazione durante la meditazione, tutto quello che devi sapere

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La prima volta che ho iniziato a ruotare durante una meditazione, per poco non mi prende un colpo!

Non capivo cosa mi stesse succedendo, né tantomeno il perché. Il mio corpo iniziava a muoversi spontaneamente, ruotando senza che io lo comandassi. Mi sono lasciata guidare da questo movimento, anche se dentro di me cercavo di capire il motivo di questa forte necessità.

In questo articolo voglio spiegarti perché, durante la meditazione, il nostro corpo sente il bisogno di muoversi. Non si tratta solo di una semplice rotazione, ma può manifestarsi anche attraverso oscillazioni avanti e indietro o movimenti laterali, a destra e a sinistra.

Rotazione durante la meditazione

Tendenzialmente quando pratichi la meditazione da molto tempo e resti in stato meditativo per almeno 20 minuti (almeno questo è il tempo che io resto in meditazione ma potrebbe succedere anche con un tempo inferiore) entri in uno stato di profonda quiete mentale, la tua mente è talmente calma e in pace con se stessa che può capitare che il corpo senta l’esigenza di doversi muovere e le motivazione per cui ha necessità di farlo sono diverse.

Il tuo corpo, anche se non te ne accorgi, accumula moltissima energia sotto forma di tensioni emotive che creano blocchi energetici. La meditazione, quando è profonda, cerca di liberarsi di questa energia intrappolata, svolgendo questi movimenti involontari che ti aiutano a tornare in uno stato di quiete non solo mentale ed emotiva, ma anche fisica. In questo modo, garantisce un benessere a tutto tondo.

Se pratichi la meditazione da molto tempo o sei una persona particolarmente sensibile alle energie sottili, potresti aver attivato la Kundalini, un’energia potente che risale lungo tutta la colonna vertebrale. Il movimento rotatorio potrebbe essere un segno che sta armonizzando questa energia. La Kundalini si risveglia con sintomi particolari che riguardano tutti i chakra, portando anche malesseri fisici. Durante questa fase di risveglio, o subito dopo averla terminata, il corpo ha la necessità di liberare questa forza; infatti, riesci a scaricarla attraverso la rotazione durante la meditazione.

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Chi pratica quotidianamente riesce a raggiungere stati molto profondi, talmente profondi che portano a stati di trance o connessioni con il divino, gli angeli o le guide spirituali. Il corpo reagisce come un canale aperto a queste energie potenti e, quindi, per poterle sostenere, ha anche la necessità di liberarsene. Per questo motivo, inizia con questi movimenti oscillatori o laterali. In stato di profonda trance, nel mio caso, il corpo tende semplicemente a piegarsi in avanti e resta in quella posizione fino al termine della meditazione, oppure verso destra o sinistra; è come restare in uno stato di ipnosi.

Grazie alla meditazione il nostro cervello riesce a raggiungere uno stato di rilassamento profondo tale per cui il cervello si ritrova in onde Theta o Delta. Per questo motivo il sistema nervoso può indurre il corpo a rispondere a questo stato con micromovimenti oppure con delle oscillazioni.

Questi movimenti spontanei sono stati riscontrati in molte culture, in quanto il movimento rotatorio è visto come una connessione con il flusso universale della vita. Alcuni Dervisci Sufi, ad esempio, usano la rotazione proprio per raggiungere uno stato mistico. Per questo motivo, la rotazione o il senso di oscillazione durante la meditazione non deve spaventarti; al contrario, è un segno molto positivo del funzionamento della mindfulness e del nostro flusso energetico interiore.

Asseconda il movimento e lasciati semplicemente guidare dal tuo corpo. Osserva ciò che accade senza fare resistenza. Se l’oscillazione è naturale e non ti provoca disagio o paura, lasciala fluire.

Chiediti cosa sta succedendo dentro di te: potrebbe essere un messaggio del tuo corpo o della tua anima. Per questo, secondo me, è utile tenere un diario dove annotare queste oscillazioni e ciò che, allo stesso tempo, sta accadendo nella tua vita. In questo modo potrai comprendere se c’è un nesso, ad esempio se accade in momenti specifici o con determinate meditazioni.

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